Archivi del mese: agosto 2013

Padova, un ragazzo si suicida in carcere, scatta la rivolta

Questo il volantino distribuito a Padova in seguito all’accaduto.
padova

NO MUOS -sgomberata la barricata al presidio permanente Ulmo – passati convogli carichi di materiale e operai‏

LA COSA PIÙ TRISTE É CHE GLI OPERAI ERANO NISCEMESI

Stamattina, venerdì 23 agosto 2013, al presidio permanente di contrada Ulmo alle 7:30 circa, siamo stati/e svegliati/e da circa 80 burattini in tenuta antisommossa accompagnati dal commissario Presti e dai suoi lacai della digos, che si disponevano lungo le reti del presidio che danno sulla strada per lasciar spazio alla ruspa che ha sgomberato la barricata e ai camion dei soldati americati muniti di un grosso quantitativo di materiale. Controllati dall’alto, filmati dalla digos e osservati dalle reti come animali o criminali, la cosa più triste è stata uscire fuori e vedere gli operai niscemesi al loro servizio. Mandati dal comune di Niscemi, che ancora una volta conferma il sindaco e gli assessori complici attivi nell’avanzamento dei lavori del Muos (e quindi di quello che succede ai niscemesi come ai popoli fratelli nel resto del mondo) dai quali però ormai non ci aspettiamo niente se non l’asservimento totale agli interessi del potere. Ci chiediamo però a cosa sono disposti i niscemesi e quanto siano coscienti del fatto che la loro pratica, le loro azioni, la loro vita può contribuire ad “ostacolare” o a “favorire” questo processo di morte. Veniamo anche da lontano a difendere questa terra e questa gente e quello che il Muos significa per il resto del mondo, riceviamo il vostro appoggio nelle strade, affrontiamo a testa alta la repressione, ragioniamo per ore su come inventare nuove forme che possano essere efficaci e popolari, ma voi.. cosa siete disposti a fare? Abbiamo capito la responsabilità storica di quello che stiamo vivendo? Lasceremo che gli altri popoli di altre culture verranno massacrati nel sangue con un bottone a distanza?

Noi vi diciamo.. NON VI ABBANDONATE E USCITE DAL TORPORE, E SMETTETE DI GUARDARE CIO’ CHE VI SUCCEDE INTORNO COME FOSSE UN COPIONE GIA’ SCRITTO MANDATO IN TELEVISIONE.

Presidio Permanente di Valle Ulmo

Sbarchi in tutt’Italia- NUMERI

Continuano gli sbarchi di migranti in tutto il sud Italia, le condizioni favorevoli del mare facilitano le partenze. Ieri a Siracusa sono stati portati  a terra dalla GC 160 migranti fra cui molte donne e bambini, sempre ieri c’è stato uno sbarco anche a Reggio Calabria.

Negli ultimi 12 mesi secondo le fonti governative sono sbarcati 24.277 migranti, di cui 8.932 dal 1 Luglio al 10 Agosto di quest’anno.

NO MUOS, occupazione delle antenne – AGGIORNATO invasa la base

Il corteo di 1500 ha sfondato le reti e invaso la base, numerose cariche della polizia non hanno disperso i manifestanti. Sono state occupate altre antenne.

IrruzioneAllaBase_9_Agosto_2013

Maggiori info sui siti del movimento NOMUOS.

Ieri alla vigilia della manifestazione nazionale NO MUOS otto attivisti hanno fatto irruzione nella base americana e hanno occupato alcune antenne, ieri ricorreva anche il trentennale anniversario delle pesanti cariche poliziesche contro i manifestanti che si opponevano alla base missilistica di Comiso. Stamattina altri due attivisti sono riusciti ad addentrarsi nella base e a occupare altre due antenne, sono stati contattati telefonicamente e sono decisi a resistere il più a lungo possibile e invitano tutte e tutti a partecipare al corteo di oggi pomeriggio.

Ecco il nuovo carcere di Bancali

Bancali  è un piccolo borgo a una decina di chilometri da Sassari, in una zona di villette e campi coltivati, il nuovo mega carcere sorge lungo la camionabile per Porto Torres. Dopo anni di lavori da poco è stato inaugurato dalla ministra Cancellieri. Questa struttura ha sostituito lo storico carcere sassarese di San Sebastiano.

Bancali in cifre:

  • nome: Giovanni Bacchiddu (secondino morto mentre tentava di impedire un’evasione)
  • superficie 15 ettari
  • posti 465
  • costo 86 milioni di euro
  • braccio 41 bis
  • personale necessario dichiarato 338, disponibile attualmente 156
  • indirizzo: Strada provinciale 56, Cap 07100
  • inaugurato il 10 Luglio 2013

Ecco alcune foto:

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Morto un ragazzo rumeno a Bancali

Da L’Unione Sarda:

Sassari, detenuto trovato morto

Sul caso la procura apre un’ìinchiesta

Un giovane detenuto, di nazionalità romena, è stato trovato privo di vita all’alba di oggi all’interno di una cella del nuovo carcere sassarese di Bancali.

Il detenuto sarebbe deceduto a causa di un infarto, ma per far piena luce sulla vicenda la Procura della Repubblica di Sassari ha avviato un’inchiesta. Sulla vicenda è intervenuta Maria Grazia Caligaris, presidente di Socialismo Diritti Riforme.

“Dieci giorni fa, per la seconda volta in due settimane, un detenuto rumeno aveva tentato di togliersi la vita nel carcere di Sassari ed è stato salvato dagli agenti di Polizia Penitenziaria. Oggi un infarto ha stroncato l’esistenza di un altro detenuto rumeno – ha detto l’ex consigliere regionale – tutto ciò appare sconcertante considerato che quello di Sassari-Bancali è un Istituto penitenziario all’avanguardia inaugurato da poche settimane. L’episodio – sottolinea Caligaris – induce a riflettere sulla distanza dagli ospedali cittadini delle nuove strutture penitenziarie appena entrate a regime. C’è da chiedersi se in caso di un evento imprevedibile esistano le oggettive condizioni per impedire che abbia un finale tragico”.

Sull’episodio è intervenuto anche il segretario generale aggiunto dell’Osapp Domenico Nicotra. “La causa del decesso – spiega il sindacalista – dovrebbe essere riconducibile a problemi cardiaci e nonostante tutte le procedure di rianimazione necessarie in simili circostanze non è stato possibile scongiurare il decesso. E’ evidente – conclude il sindacalista – che sempre più spesso le criticità di un sistema penitenziario al collasso generano sempre più eventi critici e che per questo è necessario che vengano adottati immediati provvedimenti di natura legislativa”.

Venerdì 02 agosto 2013 19:06

Ennesimo tentato suicidio

Due giorni fa era evaso dalla colonia penale di Is Arenas (Arbus), aveva subito fatto un piccolo furto, un maialetto delle bottiglie di vino e una motosega, purtroppo gli agenti allertati dalla fuga l’hanno quasi immediatamente riacciuffato e riportato in carcere. Proprio mentre gli stavano notificando la nuova denuncia il giovane di 33 anni ha tentato il suicidio, sembra che sia stato salvato da un agente della polizia penitenziaria, subito dopo è stato trasferito a Buoncammino..