Archivi del mese: aprile 2019

Iglesias – Scritte contro la polizia sui muri del comune, due denunciati

Nei giorni scorsi era apparsa la notizia su vari media on line di alcune scritte vergate con vernice spray rossa sui muri del Comune di Iglesias. Le scritte prendevano di mira le forze dell’ordine, ma nella testa degli inquirenti erano già scattati i collegamenti con le numerose scritte che circa un anno fa avevano colpito ripetutamente l’ex sindaco Gariazzo, andando a ripescare sigle come il M.A.S.

In realtà dopo i controlli alle telecamere di sicurezza del Comune gli sbirri sono riusciti a risalire agli esecutori di queste ultime scritte, si tratta di due giovani ragazzi che si sono voluti rifare di alcuni controlli subiti dalle FdO, e hanno scelto proprio il comune per esprimere il loro sentito disprezzo verso gli sbirri. Pare quindi che qualche notte fa abbiano scavalcato il muro di cinta e poi vergato le scritte, fra cui “POLIZIA A MORTE –  INFAMI” e “FUCK THE POLICE”.

I due ragazzi sono stati denunciati per vilipendio delle istituzioni, minacce aggravate, oltraggio, nonché danneggiamento al palazzo comunale.

Penoso e patetico il coro di condanne e stupori levatosi per questo fatto, addirittura il vice premier Di Maio ha voluto far sentire la voce su questo fatto.

In uno stato dove polizia e carabinieri hanno sempre più carta bianca, ben difesi e sponsorizzati da un ministro dell’interno che indossa le loro divise anche per dormire, dove i controlli e gli abusi di potere sono all’ordine del giorno, ci sembra il minimo il fatto che ogni tanto qualcuno provi a restituire un pò della rabbia che queste provocazioni creano.

 

Sant’Efisio mi fai emozionare…

Nel giorno della festa religiosa più amata dai sardi vi proponiamo un romantico aperitivo ai parcheggi del lazzaretto di Sant’Elia.
Birrette fresche e spritz per goderci i primi caldi primaverili e aspettare insieme che i pellegrini adoratori efisiani si boghino da casteddu e ci permettano di tornare a casa…
In questa speciale occasione sarà possibile acquistare la prima felpa della Cassa Antirepressione Sarda, fatta in tiratura limitata, pensata per i complici più appassionati.
Ci troverete ai parcheggi dalle 18, sarà presente la nostra distro, informazioni sui prigionieri, i processi e le operazioni repressive, e sarà presente anche il banchetto per mandare le lettere in carcere.
Vi aspettiamo numerosi,
portate un amico o un’amica, meglio se tutt’e due.teste duro logo

ASSURDITA’

Il 5 aprile scorso, un detenuto ucraino viene portato, dal carcere di Uta in gravi condizioni all’ospedale Santissima Trinità dopo aver inalato del gas.

L’assurdità sta nel fatto che viene considerato spacciato ed in coma irreversibile dalle autorità carcerarie che fanno scattare addirittura le pratiche per la donazione degli organi, mentre invece risulta in rianimazione da piu’ di 18 giorni e quindi ancora in vita.

Ora , sperando che si riprenda in pieno e che possa usufruire del fatto che risulti “libero” in quanto fuori dalla giurisdizione carceraria, l’assurdo sta nel fatto che il carcere sia intermediario anche della vita e della morte dei prigionieri. Il doversi affidare ai carcerieri che possono decidere sul tuo status di essere umano in vita o meno è una delle assurdità del regime carcerario. Le comunicazioni tra il dentro ed il fuori dalle galere, specie in ambito sanitario è un incubo per chi, parenti e amici, compagne e compagni deve aspettare notizie dalle guardie circa la salute e le condizioni dei prigionieri. In casi come questo possiamo capire quale sia la loro affidabilità.

In questo caso speriamo che la situazione possa mettersi al meglio per il detenuto e che quindi possa rimettersi e volare via ma riflettiamo su cosa il carcere sia : un buco nero di sopraffazione in cui la tua vita, letteralmente, viene decisa da secondini e medici compiacenti ed in cui la tua salute vale poco e la tua libertà ancora meno.

Il carcere è tortura, psicologica e mentale.

fuoco alle galere.

27 APRILE – NON LASCIAMOLI TRANQUILLI

Riceviamo e pubblichiamo:

Al loro desiderio di emarginazione, sfruttamento e autorità

Rispondiamo con libertà, solidarietà e uguaglianza

Anche quest’anno il 25 aprile si celebra l’anniversario della liberazione dal nazifascismo.

Solo due giorni dopo i fascisti di CasaPound inaugureranno la loro seconda sede in città.

Spazio non conforme” lo chiamano, proprio loro che sono da sempre i tirapiedi dei potenti, che mirano a conformare la popolazione per piegarla agli interessi di chi comanda.

Sabato 27 aprile andiamo insieme alla loro inaugurazione per dimostrare a CasaPound, e a chiunque altro, che l’antifascismo a Cagliari è un principio che accomuna tante persone diverse ma unite dalla volontà di ostacolare i loro piani.

Se sentite di condividere questa sintetica chiamata divulgatela e se desiderate fatela vostra arricchendola con un contributo che rispecchi la vostra specificità e le vostre analisi.

Cagliari, 27 aprile 2019

NON LASCIAMOLI TRANQUILLI

Ore 17:00 via Dante, 74 (ex “Pizza 74”)

Chiediamo che non vengano esposti simboli o bandiere di nessun partito o organizzazione istituzionale.

Alcuni/e antifascisti/e kasteddai/e

 

DAVIDE DELOGU TRASFERITO

da ROUND ROBIN :

Davide è stato trasferito da Augusta (Sicilia) al carcere di Rossano Calabro, il cui indirizzo è:
Davide Delogu, Contrada Ciminata snc, 87067 Rossano (CS)

pubblichiamo inoltre, anche se con ritardo, le notizie delle proteste di Davide e del suo sciopero della fame, datate 15/03:

dall’11 marzo Davide era in sciopero della fame perché la neo direttrice, tale Angela Lantieri, appena arrivata ad Augusta ha subito revocato il permesso di colloquio che Davide fa con una compagna sarda.
La direttrice pare sia una tipa decisamente tirannica, trasferita dal carcere precedente per proteste continue anche dei secondini.
Lui non fa colloqui con nessunx familiare (da quanto ho capito per motivi di salute dex familiari) e perciò era l’unico colloquio che faceva.
Lui è su col morale e accompagna allo sciopero un atteggiamento conflittuale (testuali parole “mando a cagare il brigadiere ogni volta che viene a farmi la perquisa: ne ho 2 al giorno”) mancati rientri in cella di 30/60 minuti e battiture in cella sempre ogni giorno di durata variabile.
Ci tiene che venga diffusa notizia di questa ennesimo colpo basso (senza mai vittimizzarsi), ennesima vendetta, l’ennesima cioè dimostrazione della natura dello Stato e dei suoi apparti: una macchina divoratrice di esistenze

COME SE I POLIGONI NON BASTASSERO

Riceviamo e diffondiamo :

Mattinata di mobilitazione contro le esercitazioni a Cagliari

Questa mattina 20 militanti di “A Foras contra a s’ocupatzione militare de sa Sardigna” si sono trovati tra la caserma Villasanta e la Monfenera in viale Poetto, per disturbare l’esercitazione che si stava svolgendo all’interno delle caserme e sulla Sella del Diavolo. Muniti di torce, fumogeni e razzetti di segnalazione hanno mostrato la loro contrarietà alla manovra militare in atto. Elicotteri, spostamenti di mezzi e uomini hanno invaso lo spazio cittadino e il quartiere del sole, in lontananza boati e spari hanno raccolto la preoccupazione di molti residenti.

Dopo alcuni minuti, carabinieri e polizia militare hanno bloccato la carovana che in quel momento stava volantinando nel quartiere. Di seguito al fermo si è ripresa l’attività di informazione su quello che stava accadendo a pochi metri dall’abitato. Nonostante l’avviso (tardivo) da parte del comune, la quasi totalità delle persone incontrate non aveva idea dell’esercitazione e si è mostrata contraria all’attività militare in corso.

Con la fervida speranza che questo sia il primo ed ultimo episodio che vede come scenario la zona cittadina, nonostante ampie fette di territorio già preda della opprimente occupazione, invitiamo cittadini e cittadine tutte a rendersi parte attiva contro la presenza militare partecipando in massa al corteo del 2 giugno contro basi ed esercitazioni militari nella nostra isola.mn-770x480

Anna, Agnese e Silvia trasferite a L’Aquila

Riceviamo e diffondiamo :

SEZIONE FEMMINILE A.S.2: DA ROMA-REBIBBIA A L’AQUILA.

Stamattina chi si è trovato allo sportello dei colloqui di Rebibbia Femminile ha potuto vivere personalmente quegli istanti misti di sconcerto e rabbia raccontati più e più volte da chi, dopo aver fatto magari diverse centinaia di chilometri per poter incontrare in carcere il proprio figlio, la propria compagna, il proprio padre, ecc… si è sentito rispondere: “Il detenuto, la detenuta è assenteper trasferimento”. “Trasferimento per dove”? Stamattina la guardia di Rebibbia ha risposto. “Per L’Aquila”.

 

Così si è appreso, prima per una, poi per l’altra, poi per l’altra, che tutte e tre le compagne anarchiche detenute nell’Alta Sicurezza 2 di Rebibbia risultavano assenti. E presumibilmente tutte e tre destinate al carcere de L’Aquila.
Ne abbiamo avuto conferma qualche ora dopo perché Silvia, nel carcere di arrivo, è riuscita a vedere la propria avvocata, potendole quindi confermare che: da stamattina lei, Anna e Agnese si trovano nella sezione A.S.2 di questo carcere istituita circa 2 anni fa e dove, non sappiamo da quanto tempo, è già detenuta una donna per reati relativi al cosìddetto “terrorismo Islamico; si trovano in cella singola; hanno tutte e tre la censura della posta.
Poiché giunte lì solo da poche ore, la compagna non ha potuto riferire su quali siano effettivamente le condizioni detentive che si troveranno a vivere in questa struttura, cioè le ore di socialità e aria concesse, così come l’accesso a biblioteca, palestra, ecc… semmai esistano lì.
Quello che possiamo affermare con sicurezza è che l’aria che si respira in un carcere in cui il 95% della popolazione carceraria sta scontando la pena o una detenzione preventiva in regime di 41bis , non può che essere molto pesante.
Abbiamo specificato altrove perché secondo noi 41bis è tortura.

Sarà impegno anche di tutti e tutte noi occuparci di far fronte all’isolamento cui, proprio per la natura che caratterizza questa struttu

ra, guardie (G.O.M.) e D.A.P. proveranno ad applicare, di default, alle compagne.

Per scrivere loro:
Agnese Trentin
Silvia Ruggeri
Anna Beniamino
Via Amiternina 3
Località Costarelle di Preturo
67100 – L’Aquila
Roma, 6 aprile 2019
Rete Evasioni

 

Nicco LIBERO

Ieri è arrivata la bella notizia che il nostro carissimo compagno Niccolò è stato liberato.

Da qualche giorno era recluso nel carcere di Cuneo, dovrà firmare tutti i giorni presso il commissariato più vicino a casa sua.

Vallette, Ferrara, Ivrea e Cuneo, questo è stato il percorso detentivo che sbirri e giudici gli hanno fatto percorrere per cercare di isolarlo, di neutralizzare la solidarietà attraverso la corrispondenza, di fiaccarne lo spirito.

Siamo contenti di poterlo riabbracciare, ma adesso tocca agli altri e alle altre ancora prigionieri.

Daje  Nicco!

TUTTE LIBERI