Convogli militari

Qui di seguito verranno pubblicati dei contributi inerenti alla proposta che segue, cioè a creare una mobilitazione diffusa contro la guerra, a partire dai blocchi dei convogli militari che si muovono su e giù per l’italia.

I contributi sull’argomento già pubblicati su questo blog sono consultabili cliccando nella homepage nella categoria CONVOGLI MILITARI.

contribuisci anche tu a rendere il più aggiornato e corretto possibile questa pagina, segnalaci errori o imprecisioni e mandaci notizie, link, articoli, foto e quant’altro serva a documentare i movimenti dei militari.

per fare questo puoi usare i commenti del blog o scrivere alla mail disertarelaguerra@canaglie.org

Con lo stesso scopo è attivo anche un altro blog: romperelerighe.noblogs.org

Proposta di azione contro i movimenti dei convogli militari

Rallentare o bloccare i convogli militari che si spostano su e giù per la penisola italiana, o quando si imbarcano o sbarcano nei porti per raggiungere Sicilia e Sardegna.

Nell’ultimo anno di lotte antimilitariste in Sardegna è stata rispolverata e riscoperta questa pratica, storicamente utilizzata un pò dovunque, diffusa in Italia all’inizio degli anni ’90 contro la guerra nel golfo, in Germania e in Val Susa contro i treni Castor, solo per citare un paio di esempi.

La proposta nasce dalla versatilità della pratica del blocco, il quale permette una varietà di proposte, pratiche d’azione e diffusione che lo rendono particolarmente interessante, e in un certo senso anche facilmente comprenasibile e riproducibile.

Nasce più in generale dalla volontà di rispondere allo stato di guerra in cui viviamo e per rilanciare le lotte antimilitariste. Il blocco dei convogli o comunque un rallentamento della logistica e dei trasporti necessari al regolare svolgimento della guerra e della sua preparazione può essere il giusto slancio.

Se è vero che la guerra ormai si prepara ovunque, che sono tantissime le aziende che hanno le mani sporche di sangue, è altrettanto vero che riprendere il filo delle lotte antimilitariste proprio contro le divise mimentiche, contro chi preme il grilletto ci sembra in questo momento prioritario, non dimenticando poi tutte le connessioni e complicità con pubblico e privato.

Gli eserciti nella loro enormità e complessità sono grossomodo suddivisi in tre grandi reparti; aria, terra e mare.

Le forze terrestri sono le più numerose e le più varie fra loro. Si dividono in divisioni, brigate meccanizzate e corazzate, bersaglieri, artiglieri, cavalieri, genio e tramat (trasporti e materiali).

Le varie truppe sono stanziate in tutta la penisola (Brigata Aosta a Messina, Brigata Sassari a Cagliari, Brigata Pinerolo a Bari, Granatieri di Sardegna a Roma, Divisione Aqui in Campania, Brigata Garibaldi in Campania e Calabria, Divisione Friuli in Friuli, solo per citarne alcune, e senza contare tutte le basi, caserme, depositi ecc.) con conseguente interessamento di tutta la rete stradale nazionale, inoltre spesso vengono usati anche i treni per lo spostamento dei mezzi più pesanti, ad esempio per la tratta tra Aviano e Vicenza.

Tutte queste truppe non stanno mai per lungo tempo ferme nelle loro caserme; nei periodi in cui non sono attive su qualche fronte si esercitano nelle varie basi militari italiane e non.

Attraverso lo studio delle caratteristiche delle singole truppe, si riuscirà a ragionare meglio su come intralciare questi spostamenti. Per caratteristiche si intende:

– composizione del convoglio

– numero dei mezzi

– caserme e basi utilizzate

– necessità di avvalersi di mezzi civili per il trasporto

Come si potrebbe fare?

In Sardegna esiste una breve esperienza in merito a questa pratica.

E’ stato scelto di concentrarsi principalmente sul poligono di Teulada, situato nell’estremo sud dell’isola, per il quale le truppe che arrivano o se ne vanno usano due porti, quello di Cagliari o quello di Sant’Antioco, uno a est e uno a ovest.

In base alle scadenze delle loro esercitazioni (che sono obbligati a comunicare sia attraverso il ministero della difesa tramite un calendario, sia ai comuni “ospitanti” le basi per questioni di sicurezza attraverso dei comunicati esposti nei municipi e pubblicati nei siti internet di capitanerie e vigili urbani), si riesce a capire, con discreta precisione e sufficiente anticipo, quali saranno i giorni in cui i mezzi e i soldati si muoveranno lungo le strade civili per raggiugnere i porti o viceversa.

Oltre a questi dati ci siamo avvalsi dell’uso di siti di tracciamento delle navi mercantili per capire quando le navi che il ministero ha affittato dall’armatore Visentini si dirigono verso i porti sardi.

Il ministero della difesa da 24 anni affitta due navi civili di proprietà di Visentini per trasportare i mezzi militari dell’esercito italiano là dove serve, dalla Sardegna all’Afghanistan. Quando una di queste due navi (Altinia e Maior, dette le navi gialle) si dirige verso Cagliari o Sant’Antioco, vuol dire che hanno da scaricare e/o caricare mezzi militari (il ministero si avvale anche di altre ditte private di trasporti su gomma e rotaia).

Incrociando quindi le due fonti, date e esercitazioni, con arrivo delle navi, siamo riusciti a capire con sempre più chiarezza i movimenti dei militari, e tramite un lavoro di monitoraggio sul territorio a capire quali strade utilizzassero, che tempi di percorrenza avessero, da quanti mezzi fosse composto ogni singolo convoglio, quante macchine di carabinieri lo scortasse, da quale cancello entrasse nel poligono e via dicendo.

La proposta è quindi di comprendere come, da dove, quando le varie Brigate, Divisioni, eccetera si muovono per l’Italia per andare a fare la guerra altrove o per andare a esercitarsi in qualche poligono, e ottenute queste informazioni capire se e come sia possibile disturbarle.

Si potrebbe ipotizzare un collegamento diretto con quanto fatto finora in Sardegna. Cioè nel momento in cui dall’isola si capisce quando partirà o arriverà una nave carica di mezzi militari, sarà abbastanza facile (sapendo che brigata c’è a bordo e dove è di stanza) capire dove questa nave attraccherà o da dove sarà partita. Potendo così disturbare lo stesso convoglio più volte durante lo stesso viaggio.

Per poter rendere concreta questa proposta serve una prima fase di studio, ricerca e analisi di dati e informazioni. Le notizie riguardanti l’organizzazione dei militari non sono sempre di difficile reperimento, ma sicuramente sono di notevole quantità. Per questo abbiamo deciso di dotarci di uno strumento che ci permetta di raccoglierle tutte insieme e renderle fruibili. Chi avesse materiali nuovi o vecchi sull’organizzazione dei militari, calendari delle esercitazioni, mappature dei poligoni, o chi avvista dei convogli militari in stazioni o strade può così condividere queste informazioni, e lentamente creare un database che ci permetta di conoscere meglio il nostro nemico.

Per raccogliere i materiali, condividerne e facilitarne la fruizione verranno aperte a brevissimo delle sezioni specifiche su:

romperelerighe.noblogs.org contattabile tramite: romperelerighe08@gmail.com

nobordersard.wordpress.com contattabile attraverso i commenti della sezione.

I materiali e le informazioni possono essere inviate anche a: disertarelaguerra@canaglie.org

La guerra che gli stati occidentali portano nel mondo si sperimenta nei poligoni delle nostre regioni, si prepara negli atenei delle nostre città, si muove lungo le nostre strade. Bloccarla è possibile.

Disertiamo il fronte occidentale. Sabotiamo la guerra dalla base.

Dicembre 2015

Antimilitaristi

Dati in aggiornamento su movimenti dei militari:

2/12/2015, arrivo della Maior, sbarco della Brigata meccanizzata Ariete, che inizierà le esercitazioni il 6 Gennaio. La Maior resterà ferma in porto fino al 15/12.

15/12/2015, divisione non conosciuta viene imbarcata sulla Maior e parte dal porto di Sant’Antioco con destinazione Barletta (dove è di stanza la Brigata Pinerolo). Aveva concluso le esercitazioni probabilmente il 12/12, gli spostamenti sono stati fatti lungo la s.p. 73 lunedì 14.

20/12/2015, la Maior è in arrivo a Sant’Antioco (previsto per il 21 alle 07.00) per caricare mezzi già fermi al porto probabilmente appartenenti alla Brigata meccanizzata Pinerolo (su questo cercheremo di avere news), i mezzi si sono mossi tra giovedì e venerdì scorso.

Ultimi giorni di Dicembre, la Maior è passata per il porto di Augusta e poi di Monfalcone (27/12), non si sa se per spostare mezzi militari o altro.

Dopo qualche giorno a Monfalcone la Maior si è spostata al porto di Gioia Tauro, dove è stata ferma per dieci giorni. Lunedì 11 Gennaio è arrivata (vuota) al porto di Sant’Antioco in attesa di caricare dei mezzi. Seguiranno aggiornamenti sul prossimo carico della nave gialla.

13/01/2016 BLOCCATO UNO DEI CONVOGLI MILITARI CHE PERCORREVA IL TRAGITTO TRA IL POLIGONO DI TEULADA E IL PORTO DI SANT’ANTIOCO!!!!

14/01/2016, giovedì, la Maior riparte da Sant’Antioco in direzione Monfalcone, arrivo previsto lunedì 18 alle 11. A bordo dovrebbero esserci alcuni mezzi non corazzati della Brigata Ariete.

18/01/2016 La Maior attracca a Monfalcone

20/01/2016 – 22/01/2016 la Maior va da Monfalcone a Gioia Tauro

1/2/2016 la Maior è partita da Gioia Tauro in direzione Palermo, dove è arrivata il 2 alle 7.00 del mattino vuota, nella giornata ha caricato i mezzi della brigata meccanizzata “sesto lancieri Aosta”, di stanza a Palermo.

4/2/2016 la Maior arriva a Salerno

6/2/2016 la Maior arriva a Sant’antioco, non sappiamo con certezza quando sia partita da Salerno in quanto dal 3/2 ha spento il trasponder, il 6 stesso ha scaricato i mezzi del sesto lancieri i quali nel pomeriggio si sono diretti a Teulada

8/2/2016 sbarco di mezzi militari e soldati al porto di Cagliari, erano imbarcati su una nave civile della tirrenia. Nella giornata si sono spostati a Teulada lungo la s.s. 131 e la s.s. 195.

Dopo gli ultimi viaggi e le strane cose che sono successe https://nobordersard.wordpress.com/2016/02/10/navi-gialle-transponder-spento-e-sento-lancieri-una-strana-storia/ la Maior è stata ferma nel porto di Sant’Antioco fino al 24/2 quando è partita in direzione di Salerno, dal quale è immediatamente ritornata attraccando in Sardegna il 27 mattina alle 7.00. Non sappiamo cosa abbia portato nei suoi viaggi, e dove abbia caricato/scaricato.

24/2 -27/2 andata/ritorno Sant’Antioco – Salerno.

Dal 3/3 alle 07.00 la Maior è ferma al porto di Palermo. Nell’ultimo mese a quanto ci risulta la nave gialla si è mossa solo nel triangolo di rotte fra Sant’Antioco, Salerno e Palermo.

Il 7/3 a metà mattinata la Maior è arrivata  al porto di Cagliari. Sembra non abbia ne imbarcato ne sbarcato mezzi militari. A oggi 10 marzo è ancora ferma in porto con il portellone chiuso.

11/3 la Maior esce dal porto di Cagliari, scarica, e si mette all’ancora al largo della Sella del Diavolo.

14/3 a mezza mattina si sposta e attracca all’interno del porto commerciale (porto canale) di Cagliari.

15/3 la Maior parte per Civitavecchia

23/3 nella notte la Maior arriva a Beirut

Il 24 riparte immediatamente per Monfalcone, il giorno successivo cambia rotta e si ferma una notte a Lakarna sull’isola di Cipro, riparte la mattina successiva sempre per Monfalcone dove arriva il 29 alle 6 del mattino, la notte stessa parte per sant’Antioco, arrivo previsto il il 3 alle 18.

1 – 15 aprile, la Maior si muove su e giù per il Tirreno toccando questi porti in ordine cronologico Sant’Antioco, Civitavecchia, Sant’Antioco, Salerno, Gioia tauro, in quest’ultimo porto è ferma a qualche giorno (aggiornato al 16/4).

25/4 nelle prime ore del mattino la Maior parte da Gioia Tauro in direzione di Monfalcone, dove l’arrivo è previsto per il 27 alle 08.00.

Il 2 maggio la Maior riparte in direzione di sant’antioco, dove l’arrivo è previsto per il 3 alle 21.00

Il 12 Maggio la Maior è ferma in rada fuori dal porto di Augusta, dove è giunta stamattina all’alba.

Il 31 maggio la Maior parte dal porto di Ortona diretta verso Iskenderun (Alessandretta) in Turchia, vicino al confine con la Siria, a pochi chilometri da Aleppo. L’arrivo previsto è il 5 giugno alle 15. La brigata più vicina al porto di Ortona (per quanto sappiamo dalla mappatura eseguita fin’ora) è il 9° Reggimento Alpini Battaglione L’Aquila. Non sappiamo se la Maior abbia caricato uomini, mezzi o armamenti, e di quale reggimento, di sicuro la zona verso cui si dirige lascia poco spazio a dubbi sulle finalità di questo viaggio. Ricordiamo che il 9° Reggimento Alpini, e in generale la Brigata Alpina “Taurinense”, già sono stati impegnati dal 2001 al 2014 nella missione ISAF in Afghanistan, nell’area di Herat.

Il 16 giugno, dopo essere ritornata in acque italiane prima nel porto di Augusta (11 giugno) e poi ad Ortona (14 giugno), la Maior è nuovamente diretta ad Iskenderun. L’arrivo è previsto per il 20 giugno.

Il 26 giugno la Maior arriva a Livorno, da cui riparte quasi immediatamente in direzione Sant’Antioco (arriva il 27 alle 22:00). Arriva vuota e l’aspettano in porto mezzi militari non pesanti (camion, container), che vengono caricati nella giornata di martedì 28 giugno. Riparte immediatamente per Salerno, l’arrivo è previsto per mercoledì 29 giugno alle 18:00. La brigata di stanza in Campania è la “Garibaldi”. Verosimilmente l’equipaggiamento caricato appartiene a questa brigata, che probabilmente ha finito di esercitarsi a Capo Teulada a fine maggio ed ha aspettato che la Maior compisse i viaggi ad Iskenderun per riportare i propri mezzi a casa.

Luglio: da Salerno la Maior si sposta ad Augusta, da cui riparte in direzione Sant’Antioco, dove arriva l’11. Qui rimane ferma per tutto il mese. Non si notano movimenti di mezzi in porto.

Il 3 agosto la nave gialla è nel porto di Piombino, da cui si sposta poi per Ceuta (Spagna).

Il 18 agosto è attesa nel porto di Lulea (Svezia).

Strano è il sistema con cui vengono segnalati nei siti di tracciamento navale gli ultimi cinque porti toccati dalla Maior. Se fino ad ora nella lista non veniva mai menzionato Sant’Antioco, e il motivo poteva essere comprensibile data la vocazione prettamente militare dei passaggi in questo porto, per quanto riguarda i mesi di luglio e agosto quest’ultimo viene citato, ma non risulta la tappa a Ceuta.

Il 13 settembre la Maior è al largo delle coste svedesi diretta verso Ortona. La data prevista di arrivo è il 30 settembre. Dalla lista degli ultimi cinque porti di attracco risulta inoltre un’ulteriore tappa, non citata in precedenza, che vede la nave gialla al porto di Brunsbuttel (vicino ad Amburgo) il 14 agosto. Verosimilmente una fermata per rifornimento.

La Maior è arrivata al porto di Ortona con due giorni di anticipo (28 settembre) e ne è subito ripartita diretta a Monfalcone, dove è arrivata il 30 settembre.

Da qui si è diretta a Beirut, è ritornata a Monfalcone ed è ripartita il 18 ottobre in direzione Sant’Antioco, dove è arrivata il 21 e ripartita il 24 nuovamente verso Monfalcone. Da qui si è diretta poi a Barletta il 28 ottobre  e il 2 novembre si è rimessa in moto verso Sant’Antioco, dove è arrivata il 5.

Da Sant’Antioco la Maior è ripartita lunedì 7 novembre diretta a Livorno, dove è arrivata l’8. Si è immediatamente rimessa in moto ed è arrivata a Civitavecchia il 9 mattina. Da uno sguardo alla mappa sulla distribuzione militare in Italia si può ipotizzare che stia caricando i mezzi del Comando Artiglieria che si eserciterà nel poligono di Capo Teulada dal 14 novembre all’11 dicembre.

Le ipotesi di cui sopra si sono rivelate fondate: la Maior è arrivata a Sant’Antioco venerdì 11 novembre ed ha scaricato i mezzi del Comando Artiglieria. E’ ripartita domenica 13 in direzione Augusta e sta viaggiando ora verso Monfalcone, dove è attesa il 17.

19/11 la Maior arriva a Bari.

21/11 la Maior riparte da Bari diretta ad Alessandretta, dove è attesa per il 28 novembre.

29/11 la Maior parte da Alessandretta diretta a Gioia Tauro, dove è attesa per il 5 dicembre.

La Maior riparte da Gioia Tauro il 6 dicembre diretta a Savona, dove arriva il 9 dicembre.

Da qui prende il largo il 9 dicembre con destinazione Cagliari, dove è attesa per l’11 dicembre alle 7:00 del mattino.

Domenica 11 dicembre, dopo uno scalo al Porto Canale di Cagliari, la Maior si dirige a Sant’Antioco, dove carica i mezzi pesanti della Brigata Ariete. Poi parte alla volta di Monfalcone, dove arriva il 18 dicembre.

Il 19 dicembre la Maior riparte in direzione Sant’Antioco, dove arriva il 27.

Negli ultimi giorni del 2016 la Maior parte in direzione prima di Messina (02 gennaio 2017) e poi di Barletta (04 gennaio). Sappiamo per certo che in entrambi i porti ha scaricato mezzi perchè successivamente è tornata a Sant’Antioco vuota (11 gennaio) e ha nuovamente caricato veicoli e container. Il 18 gennaio la Maior è in rada fuori dal porto di Sant’Antioco, in partenza per Savona, dove è attesa la mattina del 19.

Non sappiamo se per un’avaria, un guasto o un cambiamento nella tabella di marcia, ma alla fine la Maior è rimasta in rada davanti al porto di Sant’Antioco per molti giorni ed è arrivata a Savona il 27 gennaio. Da lì è ripartita in direzione Civitavecchia (29 gennaio) e successivamente verso Gioia Tauro (30 gennaio). Oggi, 1 febbraio, la Maior si sta muovendo verso il porto di Otranto, dove è attesa il 3 febbraio.

Come altre due volte l’anno scorso, da Ortona la Maior si è diretta verso il porto di Iskenderun, in Turchia, dove è arrivata la mattina dell’11 febbraio.

Il 20 febbraio la Maior è tornata ad Ortona, da lì è ripartita in direzione Augusta, dove è attesa il 23 febbraio.

Il 2 Marzo la Maior è a Civitavecchia, il 9 a Gioia Tauro.

In aprile la Maior gira tutta l’Italia. La troviamo il 19 a Civitavecchia, il 20 a Piombino, il 22 a Palermo e il 24 ad Augusta. Risale poi verso nord, arrivando il 4 maggio a Monfalcone. Da lì riparte in direzione Sant’Antioco, dove arriva la mattina dell’8 maggio.

A settembre la Maior fa tappa prima a Civitavecchia il 24 per poi spostarsi a Livorno il 25, ad Arbatax il 27 e infine a Sant’Antioco il 28.

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