SCRIVICI
Per mandare contributi, critiche o suggerimenti scrivici a
nobordersard2016@gmail.comLOTTE QUA E LA’
A proposito di
- A foras (357)
- Antifascismo (110)
- Antisessismo e dintorni (33)
- Contro il carcere (328)
- Convogli militari (60)
- Cronaca (254)
- Cronache antirazziste (77)
- HOT SPOT e CPR (12)
- No Tav (22)
- Operazione Lince (36)
- Ricreazione Permanente (6)
- RWM (34)
- Sorveglianza Speciale (54)
- Uncategorized (360)
Blogroll
-
Articoli recenti
- Dopo 10 anni, NOBORDERSARD chiude
- Tensioni al carcere di Uta e aggiornamenti sulle carceri sarde
- Odissea koronavirus, tra divieti, repressione e dipendenza.
- Presidio rimandato
- Opposizione da accogliere, udienza da rinviare
- 3 MARZO – PRESIDIO AL TRIBUNALE CONTRO LE SORVEGLIANZE SPECIALI
- Genova – Comunicato sul blocco dei carichi di guerra della Bahri Yanbu
- 1 Marzo – Proiezione/dibattito al Arkiviu-Bibrioteka T. Serra di Guasila
- Suicidio al carcere di Bancali
- PRESIDIO AL CARCERE DI MASSAMA(OR)
- E’ uscito il nuovo numero di NurKùntra
- Pattada: incendiata autocisterna del latte
- Sabato 8 Febbraio – Giornata sulla autodifesa informatica
- Due passi a Macomer
- DAI BANCHI ALLE DIVISE
Archivi
- marzo 2020 (5)
- febbraio 2020 (9)
- gennaio 2020 (10)
- dicembre 2019 (8)
- novembre 2019 (16)
- ottobre 2019 (12)
- settembre 2019 (8)
- agosto 2019 (9)
- luglio 2019 (6)
- giugno 2019 (14)
- Maggio 2019 (10)
- aprile 2019 (8)
- marzo 2019 (15)
- febbraio 2019 (18)
- gennaio 2019 (15)
- dicembre 2018 (10)
- novembre 2018 (12)
- ottobre 2018 (17)
- settembre 2018 (13)
- agosto 2018 (11)
- luglio 2018 (12)
- giugno 2018 (7)
- Maggio 2018 (13)
- aprile 2018 (11)
- marzo 2018 (12)
- febbraio 2018 (17)
- gennaio 2018 (12)
- dicembre 2017 (7)
- novembre 2017 (11)
- ottobre 2017 (12)
- settembre 2017 (5)
- agosto 2017 (14)
- luglio 2017 (22)
- giugno 2017 (8)
- Maggio 2017 (18)
- aprile 2017 (16)
- marzo 2017 (19)
- febbraio 2017 (11)
- gennaio 2017 (5)
- dicembre 2016 (13)
- novembre 2016 (11)
- ottobre 2016 (10)
- settembre 2016 (10)
- agosto 2016 (5)
- luglio 2016 (10)
- giugno 2016 (13)
- Maggio 2016 (10)
- aprile 2016 (11)
- marzo 2016 (11)
- febbraio 2016 (12)
- gennaio 2016 (10)
- dicembre 2015 (6)
- novembre 2015 (9)
- ottobre 2015 (12)
- settembre 2015 (10)
- agosto 2015 (8)
- luglio 2015 (11)
- giugno 2015 (16)
- Maggio 2015 (10)
- aprile 2015 (10)
- marzo 2015 (17)
- febbraio 2015 (7)
- gennaio 2015 (10)
- dicembre 2014 (15)
- novembre 2014 (22)
- ottobre 2014 (11)
- settembre 2014 (6)
- agosto 2014 (7)
- luglio 2014 (9)
- giugno 2014 (10)
- Maggio 2014 (16)
- aprile 2014 (7)
- marzo 2014 (14)
- febbraio 2014 (12)
- gennaio 2014 (10)
- dicembre 2013 (12)
- novembre 2013 (12)
- ottobre 2013 (14)
- settembre 2013 (18)
- agosto 2013 (7)
- luglio 2013 (17)
- giugno 2013 (13)
- Maggio 2013 (8)
- aprile 2013 (1)
- marzo 2012 (4)
- febbraio 2012 (4)
- gennaio 2012 (7)
- dicembre 2011 (5)
- novembre 2011 (6)
- ottobre 2011 (6)
- settembre 2011 (7)
- agosto 2011 (17)
- luglio 2011 (9)
- giugno 2011 (20)
- Maggio 2011 (28)
- aprile 2011 (35)
- marzo 2011 (30)
- febbraio 2011 (21)
- gennaio 2011 (18)
- dicembre 2010 (12)
- novembre 2010 (6)
Archivi del mese: aprile 2015
Immagine25 Aprile, cronaca di una lunga giornata
Cagliari, sabato 25 Aprile, ore 9 e 30, Piazza San Michele. Al concentramento del corteo indetto dal Coordinamento Antifascista Casteddu iniziano ad arrivare le persone, in contemporanea in centro città c’è la rappresentazione teatrale del corteo istituzionale, dove qualche esponente dei partiti di sinistra cerca di ridarsi un tocco di antifascismo…e dove come al solito sventola la bandiera biancoazzurra di Israele.
Per la prima volta, da molto tempo, quest’anno Cagliari ha vissuto due cortei del 25 Aprile, uno istituzionale e uno autorganizzato, indipendente che ha scelto di partire da un quartiere popolare e di comunicare con esso non con la banda musicale, ma con volantini, speakeraggi e attacchinaggi, cercando l’interazione con quei segmenti di popolazione urbana più difficili da coinvolgere, dove spesso si annida quell’indifferenza sulle tematiche sociali, etiche e politiche che favorisce il dilagare dei luoghi comuni razzisti sui quali i fascisti continuano a lavorare da almeno cento anni.
Più di centocinquanta persone verso le dieci e mezzo sono partite lungo Via Is Mirrionis, sicuramente molte meno di quelle che sfilavano sonnacchiose in Via Sonnino, ma onestamente chissenefrega. Fumogeni, cori, risate e attacchinaggi hanno accompagnato il corteo fino al cuore della città, in Piazza Carlo Alberto, dove sotto un caldo sole primaverile si è concluso il corteo che nel frattempo aveva aumentato le fila con l’arrivo di dormiglioni e ritardatari…
Nel frattempo giunge la notizia ufficiale che alle 18.00 a Quartu si svolgerà la solita commemorzione fascista dei caduti della Repubblica Sociale Italiana, immediatamente si discute la notizia e ci si da appuntamento a Quartu per andare a disturbare i fascisti.
A Quartu si ritrovano nel tardo pomeriggio diverse decine di persone, il centro della città è completamente militarizzato, camionette della Finanza, dei Carabineiri e della Polizia bloccano le vie di accesso a piazza Sant’Elena dove sono “rinchiusi” i nostalgici, in tutto più di cento uomini delle forze dell’ordine presidiano la zona, sono presenti tutte le alte cariche di DIGOS e polizie varie.
Il corteo antifascista si sposta tutt’intorno alla piazza, trovando davanti a se sempre cordoni di celere già schierati, nel frattempo in piazza davanti a cinquantina braccia tese suona l’inno italiano. In una stradina laterale il corteo tenta un avvicinamento, volano uova di vernice, la polizia carica ritrovandosi però tra le gambe e stesse transenne che aveva disposto per chiudere la strada. Il corteo procede ancora, seguito dalla celere, i fascisti nel frattempo sono stati scortati fuori città dagli sbirri. Vengono lanciate uova su una banca e su una sede elettorale di Podeus. Poco dopo il corteo si scioglie.
Mentre due compagni stanno tornando alla macchina la DIGOS li ferma, ne ammanetta uno e lo carica in macchina, scatta l’allarme, ci si ritrova e si va ad aspettare che il compagno venga rilasciato. Alle 21 circa esce dalla caserma di via Firenze con due denuce. La giornata finisce così. ALLA PROSSIMA
Un cronista improvvisato
Pubblicato in Antifascismo
Racconto del corteo del 15
Mercoledì 15, ci siamo ritrovati nel primo pomeriggio all’appuntamento, a pochi metri dalle reti del poligono di Teulada, in una cinquantina di persone.
Con un piccolo corteo abbiamo raggiunto il primo dei cancelli della parte ovest del poligono, ad aspettarci c’era la DIGOS, celere, militari, jeep e perfino motociclette..
Arrivati davanti al cancello si è formato un presidio di alcuni dei manifestanti mentre altri hanno iniziato a sparpagliarsi lungo la recinzione, ben seguiti da DIGOS e Carabinieri all’esterno e dai militari all’interno, lungo il perimetro stazionavano a ogni chilometro mezzi della celere o della DIGOS, a complicare il tutto c’erano anche un notevole numero di api incazzate nere dal disturbo causato alla loro impollinazione. Visto il gran dispiego di forze messo in campo dalla questura di Cagliari il pomeriggio è proseguito senza grandi sussulti, all’interno del poligono la Brigata Aosta si esercitava in manovre di mezzi alzando un gran polverone visibile a chilomentri di distanza. I tentativi per sviare i pedinamenti degli sbirri sono andati tutti, o quasi, a vuoto.
A differenza del 5 Dicembre, quando il superamento delle reti da parte di alcuni militanti causò il blocco delle esercitazioni, l’altro giorno ci siamo ritrovati contro un’organizzazone molto più efficace da parte degli sbirri che nonostante ciò, a detta di alcune lepri solidali con la lotta, non sono riusciti del tutto a impedire alcuni tagli alle reti.
La giornata è proseguita fin verso le sei quando i manifestanti cotti dal sole, impanati dalla polvere e stufi di essere circondati dagli sbirri hanno deciso di andarsene. Sicuramente la giornata del 15 non si può considerare come un passaggio esaltante della recente lotta antimilitarista, però è chiaro che la pratica che abbiamo provato a mettere in campo è quella giusta, altrimenti non credo che la questura avrebbe mobilitato tutta quella sbirranza, d’altronde abbiamo ripetuto più volte quanto siano importanti strategicamente i poligoni sardi nei disgni di guerra italiani e non solo, quindi non c’è da stupirsi che le contromisure aumentino, sta a noi capire come renderle inefficaci.
Un’ultima, ma non per questo poco importante, cosa da raccontare è la presenza per la seconda volta su due in questo punto del poligono, di pastori e pescatori locali, che hanno aggredito a parole e non solo, alcuni manifestanti. Questi idioti venduti allo stato e che vivono di elemosina, sono stati imbeccati dagli sbirri e si sono presentati in cricca a metà del pomeriggio a minacciare ritorsioni a chi si oppone al poligono, il tutto chiaramente protetti dalla DIGOS. Purtroppo non si finisce mai di scoprire la demenza umana dove può arrivare, questi sono quelli che si spacciano per pescatori (nel senso che si sono comprati una barca solo per poter fare richiesta), e così godono degli indenizzi statali per tutti i giorni dell’anno in cui non possono pescare perchè la parte del poligono a mare è attiva e quindi chiusa alla pesca. Oppure sono i pastori che hanno terreni e ovili attaccati alla base e mandano le loro greggi a pascolare dentro il poligono (una delle zone più inquinate d’Italia) tutto l’anno anche durante le esercitazioni, proprio come mercoledì scorso. Il ricatto che i militari fanno a queste componenti di popolazione è enorme, ma questo non li rende meno colpevoli e complici del disastro etico e ambientale che si svolge per nove mesi all’anno a Teulada.
SEMPRE PIU’ DETERMINATI, NO BASI NE’ QUI NE’ ALTROVE.
Uno dei presenti
Pubblicato in A foras
ASSALTO AL SOGNO
Serata di autofinanziamento per la 3 giorni libertaria
“ASSALTO AL SOGNO”
MERCOLEDI’ 22 APRILE dalle 19.00
BARACCA ROSSA via Principe amedeo 33 Casteddu
Letture, musiche e video dedicati al pensiero e alla pratica antipsichiatriche
Dalle 19.00 in poi
“Senza ragione” docuvideo dedicato a pensiero e pratiche antipsichiatriche
letture a tema di Nello Frogheri accompagnato al contrabbasso da Angelo Sesselego e, chissà, da altr*
buffet cruelty free
birra e vino a prezzi popolari
Qui sotto una piccola anteprima della 3 giorni, per stimolarvi “l’appetito” e indurvi subdolamente a venire per darci una mano a realizzarla!!
ASSALTO AL SOGNO
3 giorni libertari a Maggio
venerdì 8 maggio Proiezione-presentazione del progetto videodocumentario “Il segno del capro” di Fabiana Antonioli sugli anarchici in italia
sabato 9 maggio “Fare a meno della psichiatria”
incontro/dibattito con Giuseppe Bucalo
Azione/riflessione teatrale di Sabatino Capatano
domenica 10 Maggio
Seminario di teoria e pratica antipsichiatrica con Giuseppe Bucalo
rinfreschi vegani qua e là (graditi gli aiuti anche qui!)
a breve info su orari e luoghi
collettivo Matti da slegare
circo Alda Merini
osservatorio antipsichiatrico “L’orecchio di Van Gogh”
Pubblicato in Cronaca
Organizziamoci per il corteo di mercoledì
Cartina del punto di concentramento presso Sant’Anna Arresi.
Per chi parte da Cagliari l’appuntamento è alle 13 e 20 – 30, in Piazza Trento per organizzare le macchine e trovare posto a chi è a piedi.
DIFFONDI E ARRIVA PUNTUALE!!
Pubblicato in A foras
Questo week end i fascioleghisti cagliaritani hanno fatto di nuovo la loro comparsa dalle fogne, anche questa volta puntuale è stata la risposta degli antifascisti casteddai.
Quattro contropresidi ad altrettanti banchetti, sono stati organizzati dal Coordinamento Antifascista cagliaritano per continuare a non lasciare spazio a queti schifosi fascisti, che si sono così ritrovati nelle piazze di Cagliari e hinterland circondati da celere e DIGOS e contestati dagli antifascisti.
NON DOBBIAMO FERMARCI!
NESSUNO SPAZIO AI FASCISTI, NE’ OGGI NE’ MAI.
STIAMO ALLERTA
La nave gialla è tornata
La Maior, una delle due navi gialle adibite al trasporto di mezzi militari, quella che era in porto il giorno dell’iniziativa “Immobilizziamoli”, si è fatta un viaggetto a Salerno, questa volta, ed è tornata a Sant’Antioco stamattina verso le 10. E’ stata vista e segnalata e ha sbarcato lo stesso tipo di mezzi che erano arrivati sabato scorso per la Brigata Aosta che ha iniziato le esercitazioni il 1 aprile. Probabilmente i mezzi erano troppi e non è bastato un viaggio per trasportarli tutti.
Sembra escluso che si tratti già della Brigata Garibaldi che subentrerà all’Aosta nel poligono di Teulada, perché non ci sono i mezzi pesanti, carri armati e altre amenità, che saranno usati a Maggio.
SEGUIRANNO AGGIORNAMENTI
Pubblicato in A foras, Convogli militari