Archivi del mese: febbraio 2015

Capo Frasca chiude??

Sono preoccupati i delegati sindacali – Mario Grieco, Fisascat-Cisl settore Usa-Nato, il segretario generale di Cisl-Fp Giovanni Sainas, e Antonsergio Belfiori, delegato nazionale del Cocer interforze- preoccupati che la base di Capo Frasca possa chiudere, portandosi con se anche l’aeroporto di Decimomannu, strettamente connesso negli aspeti tecnici e economici.

L’aeronautica tedesca che copre il 50% delle spese del poligono è indecisa, non sa se cercare luoghi più adatti alle sue necessità.

Chiaramente si è già scatenanta la bufera di cazzate intorno al fantomatico indotto che porta il poligono di Capo Frasca, infatti la zona circostante è “famosa per un’economia rigogliosa e fiorente”. Tolto questo, che non è niente di nuovo, la cosa interessante è che una parte fondamentale della presenza militare in Sardegna sta pensando di andarsene per motivi suoi, legati alle infrastrutture e altri aspetti tecnici, se a questo si aggiungesse un clima ostile sul territorio….

Nel frattempo le sigle sindacali per discutere sulle azioni “da porre in essere per scongiurare tale disastro” hanno organizzato un’assemblea che si terrà lunedì prossimo, alle 10, di tutto il personale civile che opera nella Base.

28 febbraio 2015 ore 18 a Cagliari per la presentazione del calendario delle esercitazioni 2015

Con più di due mesi di ritardo, da poco, i militari hanno reso pubblico il calendario delle esercitazioni per il primo semestre del 2015. I giornali hanno parlato di diminuzione del bombardamento sulla Sardegna ma non è vero. Basta consultare velocemente il calendario (lo trovate nei post di Gennaio) per rendersi conto che in tutti i poligoni sardi non c’è un attimo di tregua. Si alternano esercitazioni di ogni tipo, aeree, navali, anfibie e terrestri, esercitazioni congiunte fra vari stati e molto altro ancora.

Vediamoci sabato alle 18.00 a SA DOMU in Via Lamarmora 126, Cagliari,  per parlarne e per organizzare un’opposizione a tutto questo.

28-febbraio-2015

Il TAR Sicilia accoglie il ricorso dei NOMUOS – AGGIORNATO

Da poco arrivata la clamorosa notizia, che accogliamo con riserbo in attesa di maggiori aggiornamenti e che i legali No Muos diano la propria lettura della sentenza. dalle prime indiscrezioni parrebbe che i No Muos abbiano portato a casa una clamorosa vittoria. Sarebbe il giusto esito di una lotta popolare costata tante fatiche, tante sofferenze ed una enorme represione ai Niscemesi ed ai Siciliani tutti. Faremo di tutto per tenerci e tenervi aggiornati con una rassegna stampa esaustiva. Il nostro pensiero va in particolare alla Procura di Gela, che ha emesso centinaia di avvisi di indagine per difendere una base illegale ed ai poliziotti che solerti l’hanno difesa. Complimenti!

COMUNICATO STAMPA DEI LEGALI NOMUOS:

Con la sentenza n. 461 del 2015 il TAR di Palermo ha accolto i ricorsi proposti contro l’installazione del MUOS a Niscemi. Il Tribunale Amministrativo ha, infatti, ha dichiarato che le “revoche” delle autorizzazioni operate dalla Regione Siciliana nel marzo 2013, erano da qualificare come annullamenti in autotutela con effetto definitivo. Inefficace, quindi, la successiva revoca delle revoche del 24 luglio. Il TAR, ha poi rigettato i ricorsi proposti dal Ministero della Difesa contro i suddetti annullamenti, ritenendo che la regione avesse ben operato nell’annullare le autorizzazioni stante che tutte le perizie esperite in corso di causa dimostrano come l’impianto sia rischioso per la salute e per il traffico aereo degli aeroporti di Comiso, Sigonella e Catania. Poiché l’annullamento opera con effetto “ex tunc” come se le autorizzazioni non siano mai venute in essere, i lavori compiuti dalla Marina Statunitense sono da considerare integralmente abusivi in quanto iniziati e proseguiti in assenza di autorizzazioni. Anche l’ultrattività delle autorizzazioni paesaggistiche prevista dal “Decreto del Fare” non ha efficacia nel caso in questione posto che i lavori erano stati interrotti prima dell’entrata in vigore della norma e, comunque, erano privi di valida autorizzazione. Ora le amministrazioni coinvolte dovranno dare esecuzione alla sentenza del TAR e i Comitati NO MUOS sono pronti a diffidare tutti gli Enti interessati affinché non vi siano defezioni. Grande soddisfazione esprime il Coordinamento Regionale dei Comitati No MUOS che ha creduto sin dal primo momento in questa battaglia e che evidenzia come questa sentenza dia ragione a tutti quegli attivisti che in questi anni si sono battuti per evitare che i lavori abusivi andassero avanti. Gli attivisti e i comitati, pagando il prezzo di denunce e sanzioni, hanno tenacemente portato avanti una lotta dal basso per difendere il territorio e la salute della popolazione messi in pericolo da un impianto di guerra, del quale è stata più volte denunciata anche l’incostituzionalità. La sentenza di oggi riaccende le speranze di tutti coloro che credono nella Sicilia come ponte di pace e non come avamposto di guerra.

Cittadinanza onoraria alla Brigata Sassari

Da Cagliaripad:

La Brigata Sassari riceverà la cittadinanza onoraria della città di Sassari. Il sindaco Nicola Sanna, durante la seduta odierna del Consiglio comunale, ha presentato la pratica relativa al conferimento della cittadinanza onoraria ai Dimonios. Conferimento che avverrà poi il 27 febbraio alla caserma Gonzaga, in occasione delle celebrazioni del centenario della Grande Guerra e dei cento anni della Brigata sassarese. “Il conferimento della cittadinanza onoraria alla Brigata Sassari – ha detto il sindaco – è un atto di alto valore identitario, che rafforza il legame della città con questa istituzione, che rafforza le funzioni di pace, di interposizione nelle situazioni di grave rischio, calmieratrice di probabili conflitti. Questo atto, inoltre, è un ringraziamento per la funzione svolta in tempo di pace dai nostri militari, molti dei quali hanno anche perso la vita. Si tratta di una commemorazione, quella del centenario della prima guerra mondiale – ha aggiunto Sanna – che deve essere vista nell’ottica di un monito per le generazioni future, affinché vengano evitati tutti i conflitti armati. Ecco allora che conferire la cittadinanza onoraria alla Brigata Sassari vuole essere, da una parte, un ricordo della fierezza, dell’onore dei sardi, della capacità dei sardi di saper reagire ai momenti di straordinaria difficoltà, con l’assoluta capacità. Dall’altra – ha concluso – è il riconoscimento di un legame ormai indissolubile tra la città di Sassari e la sua Brigata”.

A Uta e Sassari 200 detenuti capi mafia

Così recita il titolo dell’Unione Sarda che riporta inoltre le dichiarazioni del capo dell’amministrazione penitenziaria Santi Consolo :”Sono le carceri piu’ sicure d’Italia perchè garantiscono l’isolamento.”

Mentre aleggia, tra le persone comuni, il dubbio delle mafie che si trasferiscono in Sardegna, la parola d’ordine resta sempre isolare. Le nuove strutture sono piene di problemi sanitari e di struttura che per ora isolano solamente i detenuti dalla dignità umana, rinchiudendoli in strutture perse nel nulla in zone inquinate e desolate,allontanando i prigionieri dal poco calore umano che si riusciva a raccogliere da parenti ed amici restando all’interno delle città.

Ora con la scusa della sicurezza e delle migliori condizioni il problema si è solo spostato di qualche Km ma non per questo sarà dimenticato.

Il problema è l’esistenza stessa delle carceri, non chi ci viene rinchiuso e con quale accusa.

Fuoco alla Galere.

Chiude il carcere di Iglesias

IGLESIAS, 7 Febbraio – Dopo Buoncammino chiude anche il carcere di Iglesias. Oggi sono stati portati nella nuova casa circondariale di Uta una cinquantina di detenuti, altri 15 saranno trasferiti a Sassari. Come successo a novembre per il carcere cagliaritano, il trasferimento vede impegnati gli agenti penitenziari, mentre Polizia e carabinieri si occupano del servizio di vigilanza e scorta. La chiusura era stata decisa a maggio ma è stata anticipata per problemi all’interno della struttura.

Carcere – Trasferito ad Agrigento il prigioniero in lotta Davide Delogu

Nella notte tra il 22 e il 23 gennaio è stato trasferito Davide Delogu. Il motivo di questo rapimento notturno è sempre il solito “ordine e sicurezza”. Aveva appena iniziato un isolamento di 30 giorni (15+15) a seguito di provocazioni e abusi. Ora si trova sempre in isolamento per continuare la punizione.

Per scrivergli:
Davide Delogu
Casa Circondariale
Contrada Petrusa
Piazza Pasquale di Lorenzo
92100 Agrigento