Archivi del mese: novembre 2017

Rischiatutto

Le navi danesi sembrano essere di casa nel porto di Cagliari. Girano con l’esplosivo a bordo quasi indisturbate e per dimostrare il loro affetto cercano di accarezzare i segnalatori marittimi col rischio di fare il botto.

Questo è quello che è successo questa mattina mentre una delle mercantili(nella foto in basso) lasciava il porto cagliaritano scatenando così un allarme generale per il rischio esplosioni.

Ora, è palese il rischio che comportano queste imbarcazioni che girano nel porto della città, ma tutto tace, come se la guerra o i trasporti di materiali militari o per uso militare fossero una tremenda abitudine. Una routine mortale a cui non possiamo restare indifferenti.

Dai trasporti su gomma a quelli navali ed aerei non possiamo restare a guardare mentre l’apparato logistico militare continua ad agire indisturbato.

La logistica della guerra va fermata.

Oggi la nave ha solo “accarezzato”un segnalatore,speriamo che la carezza non diventi un pugno.

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Fenosu privatizzato

La notizia era nell’aria ormai da più di un anno, da ieri invece è ufficiale: l’aeroporto di Fenosu è stato privatizzato, i nuovi proprietari sono la Aeronike e il DASS.

I nuovi gestori proclamo intenti comuni per l’utilizzo dell’aeroporto oristanese, ma sappiamo bene che non sarà così, parlano di manutenzione dei velivoli (settore in cui Aronike già opera,) creazione di una scuola di volo e apertura della struttura agli appassionati di paracadutismo, poi sibillini nominano anche i test di velivoli senza pilota. Proprio quest’ultima attività sarà probabilmente l’attività principale dell’aeroporto, anche perchè altrimenti non si spiegherebbe l’investimento di milioni di euro per salvare Fenosu dal fallimento e la lunghissima trattiva per appropriarsene.

Questo comportamento non stupisce affatto, da sempre Giacomo Cao (presidente del DASS) cela la natura militare del distretto, ha provato a indorare la pillola promettendo test sui droni ad uso delle poste italiane, ma non ci crede nessuno, specialmente non ci crede Vitrociset (facente parte del DASS) i cui ingegneri difficilmente li vedremo a disposizione di Raccomandate o telegrammi…non ci crediamo noi dopo aver visto gli investimenti del DASS al PISQ.

Lo sforzo enorme che Cao e il DASS stanno facendo è quello di risultare come minimo un attività civile-militare, in modo da poter operare in serenità in tutto il territorio, avendo a disposizione infrastrutture altrimenti negate e specialmente i fondi pubblici, su tutti il tesoro di milioni di euro del POR.

Che poi a Fenosu decolleranno i CanadAir dei vigili fuoco sarà probabilmente vero, ma non dobbiamo farci fregare da questi parolai, che pur di muovere i loro interessi venderebbero l’anima al diavolo.

Il DASS, come tutte le altre collaborazioni tra militare e civile, va ostacolato in ogni modo e con ogni mezzo, bisogna fermare o almeno rallentare l’intrusione nelle nostre vite dei dispositivi militari.

In nome della sicurezza ci stanno dando solo controllo, che frutta un sacco di soldi, pacificazione sociale, repressione e militarizzazione della società.

NESSUNA PACE PER CHI VIVE DI GUERRA

Toc,toc…

Alla centrale dei Carabinieri de La Maddalena un evento scuote la routine. Il campanello suona e un 45enne urina sull’ingresso della caserma venendo denunciato per resistenza e violenza a pubblico ufficiale.  Una vera doccia… fredda per le divise.

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Mentre tutti dormono…

Nella notte del 17 novembre verso le 2 ;15 di notte, un carico con il codice rosso di massima allerta è sbarcato nel porto di Cagliari dalla stiva della nave STENA  FREIGHTER battente bandiera danese. Il trasporto su gomma è effettuato dalla ditta GEODIS WILSON s.p.a. e si è diretto dal capoluogo al poligono di Quirra ed è stato scortato dai nucleo dei pompieri NBCR, un corpo speciale dei vigili del fuoco specializzato nelle situazioni in cui i pericoli sono quelli da contagio da sostanze nucleari, biologiche,chimiche o radiologiche tutte altamente pericolose, si notano facilmente poichè hanno , sopra la divisa regolamentare, una tenuta scafandrata con respiratori autonomi. Il codice del trasporto ha riportato il codice Zeffiro 40. Sia i dispacci dalla capitale che i regolamenti imporrebbero , per trasporti di questo tipo, avvisare personale civile e popolazione del tipo di trasporto e dei rischi che ne conseguono.

Ovviamente siamo di fronte all’ennesimo trasporto di sostanze , probabilmente secretate, che attraversa mari e strade della Sardegna,considerata evidentemente tutt’ora una regione da sfruttare ulteriormente per tutto ciò che riguarda le sperimentazioni e la preparazione alla guerra. Non bastava il traffico di convogli militari, non bastava il traffico di bombe per l’Arabia saudita ora si aggiungono convogli segreti con materiali pericolosi.

Non sarà nè la prima nè l’ultima volta che convogli del genere passano per le nostre strade,evidenziando sempre di piu’ che bloccare chi fa della guerra un business e’ un dovere.

Dai F.lli Rubino alla RWM non lasciamo in pace chi vive di guerra.

Geodis

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Gli asini sono atterrati, riappare l’insegna di CPI

Ci è arrivata la notizia che l’insegna più discussa del west è finalmente riapparsa. L’altro giorno i coraggiosi camerati di CPI l’hanno appicculata sopra la loro fetida serranda, questa la foto inviataci da un “non simpatizzante”.

E se dovesse sparire di nuovo cosa si inventeranno questa volta?

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Stamattina presidio ai F.lli Rubino

Stamattina si è svolto il secondo presidio contro le complicità economiche tra la ditta dei F.lli Rubino e l’esercito italiano. Alle 10.00 una ventina di manifestanti si è ritrovata di fronte all’ingresso del deposito principale della ditta, situato in territorio di Assemini, lungo la strada del Bricoman. Sono stati distribuiti volantini, affissi manifesti e striscioni. Come la volta scorsa si è registrato un discreto interesse nei confronti dell’iniziativa.

Ricordiamo che l’iniziativa aderisce alla campagna contro la logistica militare e le complicità tra civile e militari lanciata il mese scorso da A’Foras. Il prossimo appuntamento è l’assemblea del gruppo logistica che si terrà a sa Domu (Cagliari, via La Marmora 126) lunedì 27 alle 20.30, per decidere le prossime iniziative in merito alla campagna e ai presidi contro i F.lli Rubino.IMG_4876

 

Aggiornamento su Paolo

Paolo è a Uta, sta bene, è in un braccio con i comuni e in cella con uno dei due complici con cui è stato arrestato. Chiede che vengano mandati francobolli. Non si sa nulla di date di udienze o altro, questa settimana ha fatto i primi colloqui e non pare avere problemi a ricevere la corrispondenza.

Per scrivere:

Casa circondariale Ettore Scalas, 2° strada ovest Z.I. Macchiareddu, 09010 Uta.

Seguiranno aggiornamenti

Quell’insegna che non torna, gli asini continuano a volare…

Il giorno dopo l’inaugurazione della sede di Casapound, intitolata a Mario Gramsci, è sparita l’insegna esterna della sede.

https://nobordersard.wordpress.com/2017/10/22/perle-rare/

I camerati si sono prodigati non poco per trovare una scusa plausibile a questa ennesima figura di merda, ma è valso a poco, e per poco. Infatti è ormai passato quasi un mese e l’insegna continua a non vedersi, sarà che il tipografo è molto lento, che i camerati si sentono indesiderati o che gli asini continuano a volare?

Gli aguzzini del mare e del deserto

 

 

da rompere le righe00010002000300040005000600070008

20 Novembre 2° presidio di fronte al deposito dei F.lli Rubino

Lunedì 20 novembre si svolgerà il secondo presidio di fronte alla sede di Giuseppe Rubino Autotrasporti (GRA). L’iniziativa si inserisce nella campagna contro la logistica militare diffusa il mese scorso: https://nobordersard.wordpress.com/2017/10/10/chiamata-per-una-campagna-contro-la-logistica-militare-e-le-complicita-tra-militare-e-civile/. Continua a leggere