Archivi del mese: dicembre 2016

Carcere di Bancali, detenuto da fuoco alla cella

I quotidiani riportano la notizia che questa notte un detenuto avrebbe dato fuoco a diversi oggetti all’interno della sua cella. Il giornalista chiaramente mette in risalto solo il pronto intervento dei secondini che diventano così eroi che salvano un povero cristo. Nessuno si chiede, o chiede, il perchè di questo gesto. Purtroppo il motivo specifico non lo si conosce, ma non è difficile immaginare che siano i maltrattamenti e una generale condizione di invivibilità del carcere sassarese a indurre i prigionieri in scelte estreme.

Non è infatti la prima volta che giungono notizie di atti solitari di rivolta e disperazione. Ricordiamo purtroppo due suicidi negli ultimi 20 mesi, vari atti di autolesionismo e aggressioni alle guardie.

La maior al porto di Sant’Antioco pronta a caricare i mezzi

Piazzale pieno di mezzi, portellone aperto, la Maior si appresta a trasportare l’ennesimo carico di morte.

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Nuovo blitz antimilitarista nei poligoni sardi e alla RWM

Da ilminatorerosso:

Nella mattina del 24 dicembre 2016 si sono svolte 2 azioni antimilitariste a Domusnovas e Teulada .

A Domusnovas l’iniziativa È stata fatta per ricordare  il carico di 3000 bombe partito alcuni giorni fa dal porto canale di Cagliari ,tutto con la copertura e la complicità dello stato italiano, i bombardamenti produrranno e hanno prodotto migliaia i morti civili e i bambini devastati dalle bombe prodotte dai tedeschi in Sardegna . Ricordiamo che la RWM secondo i dati forniti dall’Istat, infatti, tra giugno e settembre del 2016 l’interscambio commerciale tra la provincia di Cagliari e Riyadh per la categoria merceologica “Armi e munizioni” ha raggiunto i 20,6 milioni di euro.

L’azione si svolta con uno striscione appeso in bella vista nel ponte che dopo 10 minuti è stato stracciato crediamo dagli operai del comune di Domusnovas , mandati sicuramente da qualcuno a cui non frega niente dei bambini yemeniti . Abbiamo continuato con volantinaggi e scritte varie nel paese. Per ultimo abbiamo fatto anche una capatina davanti alla fabbrica di morte .

A Teulada abbiamo appeso qualche cartello e fatto una bella passeggiata lungo e dentro il perimetro della base . Ne è valsa la pena con il bellissimo sole che c’era.

Il tutto è correlato da un pò di foto scattate qua e la.

NESSUNA PACE PER CHI VIVE DI GUERRA

ponte rwm teulaANTIMILITARISTE E ANTIMILITARISTI

Rinviata l’udienza per Davide

Stamattina alle 9 si sarebbe dovuta tenere un’udienza del processo per tentata evasione a Davide Delogu. Causa un avvicendamento di avvocati l’udienza è stata rinviata al 9 Marzo, abbiamo però potuto vedere, salutare e abbracciare davide, che ci è sembrato abbastanza in forma e ci ha chiesto di scrivergli.

Per chi volesse questo è l’indirizzo a cui mandare lettere o cartoline:

Davide Delogu – Contrada Piano Ippolito, 1, 96011 Augusta (Siracusa)

 

Carcere di Uta: auto agenti penitenziaria danneggiate

Da cagliaripad.it:

L’ultimo episodio ieri ai danni di un agente in servizio. Lo denuncia il sindacato Fns Cisl che, con una nota inviata tra gli altri al direttore del carcere e al provveditore dell’amministrazione penitenziaria, chiede un intervento urgente.

Alcune auto degli agenti della polizia penitenziaria in servizio nel carcere di Uta, parcheggiate in un’area adiacente all’istituto penitenziario, ultimamente vengono danneggiate.

L’ultimo episodio ieri ai danni di un agente in servizio. Lo denuncia il sindacato Fns Cisl che, con una nota inviata tra gli altri al direttore del carcere e al provveditore dell’amministrazione penitenziaria, chiede un intervento urgente.

“Il 13 maggio scorso il sindacato segnalava la scarsa sicurezza del parcheggio al direttore chiedendo anche di adottare provvedimenti risolutivi – scrive il segretario generale Nino Manca – il direttore rispondeva che l’Amministrazione non poteva fare nulla in quanto vi era anche un contenzioso con la ditta che aveva fatto i lavori. Il risultato: auto di colleghi prese di mira che hanno subito danni per migliaia di euro. Non si può continuare ad andare avanti specialmente quando viene a mancare la sicurezza nei luoghi esterni al penitenziario che sono in uso alla Polizia penitenziaria”.

Il sindacato, segnalando “la scarsa illuminazione intorno al penitenziario e la mancanza di videosorveglianza”, chiede che l’amministrazione intervenga in tempi non biblici a mettere in sicurezza le aree interessate, sia quella del parcheggio che di tutto il perimetro”. Ma non solo.

“L’Amministrazione – aggiunge Manca – chieda supporto, visto il numero esiguo di unità a disposizione, ad altre forze dell’ordine per il controllo del perimetro esterno interessando direttamente anche il Prefetto. Si avviino delle indagini mirate affinché vengano date risposte certe al personale che ha subito i danni alle proprie auto, non escludendo che queste azioni delinquenziali potrebbero trattarsi di veri e propri atti intimidatori contro il Corpo di Polizia penitenziaria”.

Torino, TUTTE LIBERI + Azione solidale a Cagliari

La settimana scorsa la procura torinese si è scatenata nell’ennesima operazione repressiva. Otto arresti in carcere e due domiciliari, che si andavano ad aggiungere agli altri quattro risalenti a due settimane prima. E proprio da quella operazione nasceva tutto, infatti le misure cautelari che la Bianco ha provato a rifilare erano la conseguenze delle violazioni dei divieti di dimora. Sembrava l’ennesima mazzata e invece venerdì mattina il tribunale del riesame ha liberato tutte e tutti annullando l’ordinanza del 29 novembre, di nuovo come a Giugno al buon Padalino le cose sono andate un di traverso.

Da segnalare una notizia pubblicata da informa-azione.info, riguardante un’azione compiuta contro un ufficio postale di Cagliari in solidarietà con i compagni torinesi:

“CAGLIARI COLPITE POSTE ITALIANE IN SOLIDARIETA’ CON I COMPAGNI TORINESI”

Capo Frasca – tagliate le reti

Riceviamo da mail anonima e diffondiamo:

“Poligono di Capo Frasca- Sabotare la guerra- Tagliati decine di metri di rete.

In una notte dalla luna piena e il mare calmo abbiamo tagliato qualche decina di metri della recinzione del poligono, per rilanciare la lotta contro le basi e la guerra.”foto-robi

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Riportiamo qui di seguito un articolo dell’ANSA sul taglio delle reti avvenuto qualche notte fa al poligono di Capo Frasca:

Misterioso blitz qualche notte fa al Poligono di tiro di Capo Frasca, nel Golfo di Oristano, dove un commando di antimilitaristi ha “tagliato le reti” della recinzione metallica ed è scomparso poi nel nulla dopo aver appeso alla recinzione uno striscione giallo con la scritta “Sabotare la guerra” a caratteri rossi. Tutta l’azione è stata documentata con alcune fotografie che sono state inviate in forma anonima al sito antimilitarista Nobordersard che le ha pubblicate e poi le ha fatte circolare sul web.

Le foto sono state accompagnate da un breve testo: “Poligono di Capo Frasca – Sabotare la guerra – tagliati decine di metri di rete. In una notte dalla luna piena e il mare calmo abbiamo tagliato qualche decina di metri della recinzione del poligono, per rilanciare la lotta contro le basi e la guerra”.

Il riferimento al mare calmo fa ipotizzare che il misterioso commando possa essere arrivato a ridosso della recinzione via mare, approfittando anche della sospensione dei vincoli alla navigazione disposto qualche settimana fa da una ordinanza della Capitaneria di Porto di Oristano a seguito del blocco delle esercitazioni di tiro per il periodo delle feste di Natale e di fine anno.

Il blitz segue a distanza di poco meno di un mese la manifestazione di protesta del 23 novembre scorso nel corso della quale alcuni manifestanti col volto coperto avevano tagliato un pezzo di rete scatenando poi la reazione delle forze dell’ordine che avevano ripetutamente caricato i manifestanti fino ad allontanarli dai confini del Poligono.

News antimilitariste

26 Novembre: il Co.Mi.Pa. ha bocciato il calendario delle esercitazioni per il primo semestre del 2017. Il generale Pintus non ha dato il tempo ai membri del Comitato di eseguire i sopralluoghi e le verifiche richieste (riguardanti l’ampliamento del radar di Sant’Elia e l’adattamento del porto di Santo Stefano), e ha anche annunciato che nel calendario per il prossimo semestre non saranno specificati gli armamenti che verranno utilizzati durante gli addestramenti, dettagli che invece erano riportati, anche se parzialmente, nelle edizioni precedenti.

Fine novembre: tir della TER.ROMA (azienda di trasporti detentrice dell’appalto con la NATO) scendono lungo la s.s.1 31, direzione poligono di Quirra.

Venerdì 9 dicembre: la Bahari Tabuk, gigantesca nave saudita, attracca prima dell’alba al porto canale di Cagliari, nella giornata vengono caricati 18 container di bombe prodotte dalla RWM di Domusnovas. La nave ripartirà dichiarando come prima tappa l’Egitto, Port Said, dopo non sappiamo dove attraccherà. Purtroppo sappiamo però che quelle bombe le ritroveremo tra qualche tempo nei cieli dello Yemen.

Sabato 10 dicembre: due numerosi convogli militari risalgono la Sardegna da sud a nord lungo la s.s.131 ben scortati dalle forze dell’ordine.

Lunedì 12 dicembre: la Maior è in rada fuori dal porto di Sant’Antioco, il piazzale è pieno di mezzi della brigata ariete.

Mercoledì 14 dicembre: il comandante tedesco dell’aeroporto di Decimomannu scioglierà ufficialmente il Comando Addestramento Tattico Aeronautica Militare Tedesca in Italia. Dopo 56 anni la Luftwaffe va via dalla Sardegna. Sui nuovi e prossimi utilizzi dell’aeroporto di Decimomannu in questi giorni si sprecano gli articoli e le notizie. Da base per far decollare il turismo spaziale in collaborazione con il DASS, a centro di sperimentazione dei droni che le Poste Italiane vorrebbero utilizzare per snellire e sveltire le spedizioni…

Mercoledì 14 dicembre : La nave Bahari Tabuk  dopo aver sostato a Port Said  in Egitto  è in questo momento diretta con il suo carico di morte nel porto di Jeddah in Arabia Saudita dove dovrebbe arrivare il 16 dicembre alle ore 10.00 . La Bahari Tabuk è quella nave che alcuni giorni fa ha fatto il carico di bombe prodotte dalla RWM di Domusnovas (300 container ) dal porto canale di Cagliari . Come previsto quindi questa produzione made in Sardegna come anche in altre occasioni , sarà linfa vitale per l’Arabia Saudita per bombardare città , civili inermi , donne e bambini .

 

Presidio antimilitarista a Capo Comino

Venerdì 16 dicembre alle 10.00 al faro di Capo Comino, a Siniscola, si terrà un presidio antimilitarista.

Il presidio si svolgerà in contemporanea con un imponente esercitazione aerea che interesserà quasi tutta la costa est della Sardegna.

ecco il volantino:

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Nuovo carico di bombe della RWM

Da ilminatorerosso.blogspot.it:

Sono le ore 17.00 del 10 dicembre 2016 e mentre scrivo la nave Bahri Tabuk che ha lasciato il porto canale di Cagliari ieri notte si trova  in mare aperto a metà della Sicilia meridionale (Lat/Lon: 36.94212 N/13.43033 E ) , la nave è diretta a Port Said ( Egitto ) , il cui arrivo è previsto per il 13 dicembre alle ore 13.00 .

La nave BAHRI TABUK  è una nave ro-ro cargo ship costruita nel 2013 che naviga attualmente sotto bandiera della Saudi Arabia. La BAHRI TABUK ha lunghezza totale di 220m e larghezza massima di 32 m. è una nave che trasporta morte .

Questa nave  “ha attraverso i mari dall’Arabia Saudita sino a Cagliari per caricare 3000 ordigni prodotti dalla RWM tedesca in agro di Domusnovas. Un carico da 18 container issati a bordo con la supervisione di tecnici, vigilanza e vigili del fuoco. “ La denuncia è del deputato di Unidos Mauro Pili che ha pubblicato le immagini delle operazioni del carico di morte, dello schieramento di forze dell’ordine e della nave saudita.

In questo sito ho pubblicato varie volte articoli sulla fabbrica di bombe prodotte a Domusnovas e vendute all’Arabia Saudita che bombarda lo Yemen .

Questo conflitto grazie anche alle bombe made in Sardegna ha prodotto ,oltre 6mila morti, di cui circa la metà tra la popolazione civile, oltre 20mila feriti e 685mila rifugiati dall’inizio del conflitto in Yemen (dati UNHCR) .

Per chi legge e vuole avere maggiori informazioni consiglio questi articoli qui sotto con relativi link e un comunicato molto esaustivo preparato e distribuito per la manifestazione che si è svolta il 10 maggio 2016 davanti alla fabbrica di Domusnovas.